logo

Benvenuti nel mio laboratorio di cucina a base vegetale!

Novità!

Top
 

Chi Sono

e come nasce il mio Laboratorio

Benvenut* sono davvero onorata ad averti qui con me,

mi chiamo Irene, sono una giovane creatura amante della terra, veterinaria e insegnante di yoga.
cuoca per passione prima e per professione adesso.

La mia esperienza si radica nella tradizione Bolognese più profonda, istruita da due nonne bravissime che fin dai 5 anni mi misero un mattarello in mano e lasciarono che la mia creatività potesse esprimersi al massimo.

Quindici anni fa decisi di diventare vegana, non sopportavo più il pensiero di essere parte di quell’odioso meccanismo di sofferenza: da lì la mia cucina fece il salto di qualità e felicità.
Dopo tanti anni di lavoro in un ristorante vegan di Bologna, ho capito che l’unico modo per offrire una cucina di grande qualità e creatività, pur mantenendo il contatto umano con le persone, era quello di trasformare la mia cucina di casa in un laboratorio alimentare domestico che potesse sfornare delizie per tutti.

Oggi ho l’onore di cucinare per voi come foste membri della mia famiglia, con la stessa cura e attenzione che metto nel pensare e preparare i pasti per il mio bimbo e mio marito così mi prendo cura di voi ed entro nelle vostre case con le mie prelibatezze vegan.

Tutti i prodotti della Piccola cucina verde sono a base vegetale affinchè il nostro passaggio sulla terra possa essere di aiuto all’universo e gioia pura.

Le materie prime vengono risaltate con creatività e rispettate in termini di biodiversità e nutrimento, la maggior parte dei prodotti sono infatti sottoposti alla tecniche della germinazione ed essicazione per lasciare intatte tutte le vitamine di frutta e verdura.

Entra nel mio laboratorio come se fossi a casa tua, io sono a tua disposizione.

La mia storia e come sono arrivata qui

Avevo 14 anni.

La macchina sfrecciava veloce sull’asfalto fradicio di pioggia e le goccioline di acqua disegnavano piste tortuose sui finestrini serrati.

Guardavo tra l’annoiata e l’ipnotizzata il gioco di analogie di quei piccoli rigagnoli d’acqua, lo ricordo come fosse ieri.

“Non vedo l’ora di diventare maggiorenne!” sbottai verso papà.

Senza distogliere lo sguardo dalla strada, lui, emise quel famigliare suono che fa sempre con la parte più superficiale della gola, è un misto tra uno schiarirsi la voce e un raschino ancestrale; è il suo vezzo ricorrente,lo utilizza in tutte le situazioni: per rompere l’imbarazzo, come intercalare, è la reazione alla sua insofferenza a qualsiasi polvere, polline, spora o pelo, lo usa come assenso, per dire “ti sto ascoltando”, o “ora hai esagerato”, fino ad arrivare al “ti voglio bene”.

Spesso precede una sua frase.

Quel giorno ci fu solo silenzio.

Non ottenni risposta.

Col sopracciglio sollevato, leggermente stizzita mi girai verso di lui, la mia vena adolescente pulsava già prepotente ed ero estremamente irritata dal fatto di non aver suscitato la reazione desiderata.

Lui percepì la moina, le sue labbra si inclinarono in un ghigno: “Perché? Così puoi fare quello che ti pare?”.

“No, perché così smetto di mangiare carne”.

Annunciai.

Odiavo l’idea di nutrirmi di animali, la odiavo con tutta me stessa, la trovavo irrazionale, primitiva, orribile, disumana.

Ancora silenzio.

Finalmente si sciolse: “Fai bene”.

Il dibattito si concluse così, scelse la soluzione migliore, mi conosceva benissimo: era impossibile farmi cambiare idea in quel momento.

Sarebbe scoppiato il solito bisticcio padre-figlia e considerando il carattere della figlia in questione, dotato di una vena acerba, selvatica e ribelle, il risultato sarebbe sicuramente stato un noiosissimo viaggio accanto alla sua amata bimba con bocca serrata, muso imbronciato e braccia incrociate sul petto.

Non mi prese sul serio quel giorno, ma come biasimarlo, d’altronde era da quando avevo 4 anni che rompevo le scatole a tutti con la storia di voler diventare “vetRinaria” e tra l’ilarità dei miei genitori e la tenerezza degli astanti che immaginavano una giovane Irene intenta ad agghindare una vetrina mentre auscultava il cuore di un gattino, il tutto finiva sempre con un “oh, che bello, che brava, piccolina,ti piacciono gli animali … tesoro … ne hai di tempo per cambiare idea”.
Per certe cose non si cambia idea, certe inclinazioni nascono con te, ti bruciano dentro, diventano passioni e missioni di vita.

Cosa ho fatto in questi anni

Marzo 2015

Laureata in Medicina Veterinaria e abilitata nei successivi 2 mesi

Novembre 2015

Divento cuoca del bistro vegano Botanica Lab di Bologna

Marzo 2018

Diplomata insegnante di yoga con il Maestro Tommaso Patella

Giugno 2018

La vita ci regala la meraviglia della gravidanza, incomincia l’attesa di Leonardo

Settembre 2021

Nasce ``La piccola cucina verde``

Cose da sapere su di me

I miei difetti: essere schietta, pignola, dura, impulsiva, istintiva e non demordere mai, mai, al limite dell’odioso.

I miei pregi: essere sveglia, vitale, decisa, buona, emotiva, amorevole, sensibile, possedere una grandissima forza di volontà e propensione all’ascolto.

Newsletter

Iscriviti alla mia Newsletter per ricevere aggiornamenti, date di Workshop futuri e le novità che ho in serbo per te